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I templi

I templi di Paestum inizialmente, e per diversi secoli, sono stati luoghi di culto sia per i greci che per i romani ed in particolare nell’alto-medioevo furono luoghi di culto cristiani.

Nel medioevo, poi, quando la popolazione abbandonò il sito e si ritirò sulle montagne. Dalla fine del 1700 si è assistito alla riscoperta dei templi, grazie ad artisti e viaggiatori che hanno diffuso le immagini dei templi, decadenti ed imponenti allo stesso tempo. Nella zona, comunque, si era a conoscenza della loro esistenza, perciò per “riscoperta” si intende, in effetti, del ritrovato interesse per l’architettura greca pre-classica. I tre templi di Paestum sono considerati esempi unici dell’architettura magno-greca, poichè ci sono pervenuti pressoché intatti. Sono templi di ordine dorico! Ogni tempio è stato eretto in onore di una specifica divinità: Era, Atena, Nettuno. Dall’inizio del ventunesimo secolo sono state effettuate alcune restaurazioni con le quali si è riusciti ad avere un’idea delle tecniche e dei materiali utilizzati per la loro edificazione. 

Il primo tempio che è possibile visitare nel Parco Archeologico di Paestum è quello dedicato ad Atena, noto, però, come “Tempio di Cerere”, il più piccolo dei tre edifici templari. 

Il secondo, è il cosiddetto “Tempio di Nettuno”. In verità l’attribuzione è ancora incerta tra Era, Zeus o Apollo. In ogni caso non era dedicato a Nettuno come avevano pensato i primi studiosi che frettolosamente lo attribuirono al dio del mare deviati dal nome della città Poseidonia.

Infine, si trova nel sito archeologico anche la cosiddetta “Basilica”, che in realtà è un tempio dedicato ad Era. 

Dopo 2500 anni i templi appaiono ancora maestosi e solenni e emozionano quando li accarezza leggera l’aurora dalle dita rosate. 

Il tempo li ha morsi qua e là, ma, ancora, si ergono in tutta la loro possanza!