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Radici

La città di Paestum è stata abitata fin dalla preistoria, in particolare dall’età paleolitica all’età del bronzo.

Per ricostruire la nascita della città si fa riferimento ai dati archeologici. Sappiamo che la città di Sibari, quando iniziò a fondare una serie di colonie lungo la costa tirrenica con funzione commerciale, entrò in contatto con il mondo ellenico e quello romano e fu allora che si svilupparono i primi insediamenti che poi diedero luogo a Poseidonia. In età greca la città raggiunse il massimo splendore e la massima ricchezza, scaturita soprattutto dal tragico evento della città di Siris, l’odierna Policoro, che venne rasa al suolo da parte di Crotone, Sibari e Metaponto e che spinse tutti i suoi cittadini ad insediarsi a Poseidonia. Attorno al 400 a.c., poi, i Lucani presero il sopravvento nella città, che venne chiamata Paistom.

Nel 273 a.c., invece, Roma conquistò la città e cambiò il suo nome in Paestum. Da quel momento in poi i rapporti tra Roma e Paestum furono sempre molto stretti e, per questo, la città divenne più importante. Inoltre, proprio sotto il dominio romano vennero realizzate molte opere pubbliche. Ad oggi sappiamo che la fine di Paestum è avvenuta quando la città era ormai diventata insalubre a causa di un fiume, il Salso, che scorreva poco distante e che si espanse fino a formare una palude. Perciò l’insediamento iniziò ad impaludarsi e quindi la città si contrasse progressivamente ritirandosi, col tempo, verso il Tempio di Cerere, che era il punto più alto, dove è stato anche identificato l’ultimo nucleo abitativo. La città, successivamente, fu tagliata fuori dalle direttrici commerciali e il suo porto si insabbiò. In pochi anni Paestum venne quindi definitivamente abbandonata e questo spinse gli abitanti a rifugiarsi sui monti vicini. E’ questa la storia della eterna e magnifica Paestum.