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Le grotte ‘infernali’

Il viaggio dantesco nell’Inferno di Pertosa

A Pertosa, località a 70 chilometri da Salerno, ci sono le famose omonime grotte dove, viene rappresentato uno spettacolo teatrale davvero surreale, un sogno… o un incubo… – dipende dagli occhi, e dal cuore, di chi guarda! Bene, nelle viscere della terra di Pertosa, nelle sue celeberrime grotte, si rappresenta l’Inferno di Dante.

Dante ‘in persona’, infatti, accoglie i visitatori all’ingresso delle grotte e, dopo una breve introduzione, le accompagna sulla barca di Caronte che attraversa il fiume infernale Acheronte (Alburno) che le porta al Limbo spettatori attoniti un po’ spaventati, un po’ atterriti dall’esperienza ipogea.

Ci si inoltra per quasi un chilometro nelle viscere della terra in uno strabiliante paesaggio sotterraneo: immense gallerie e budelli, e cunicoli carichi di stalattiti e stalagmiti dove gli attori si esibiscono cantando i portentosi versi.

Una volta sbarcati nel Limbo s’incontra, incantevole, Beatrice, la donna che il poeta idealizzava come l’icona dell’amore. 

Poi, raggela, la vista dell’immagine di Minosse che giudicava i peccatori arrotolando la sua coda di mostro. Poi, proprio dietro quella stalattite, che quasi niente la congiunge alla stalagmite, si giunge al girone dei lussuriosi e due figure s’avvicinano tra loro come mosse da una forza magnetica e sorda: Paolo e Francesca! E la costante temperatura della grotta, sembra salire al tenero appassionato amore!

Poi c’è Cerbero, Tisifone, Megera ed Aletto, i diavoli della vendetta, che tentano di impedire l’ulteriore passo, ma il Messo del Signore, con spada lucente, allontana le indemoniate creature. Poi, ancora, Farinata degli Uberti, Pier delle Vigne, ecc.Infine, Lucifero (sic) tra le naturali concrezioni del millenario carbonato di calcio!